Puliamo la sella 2022

Iniziativa

Puliamo la Sella 2022: il cleanup della Sella del Diavolo e del Poetto.

Sabato 18 giugno si è svolta la IV edizione di “Puliamo la Sella”, un’importantissima iniziativa organizzata dalla fondazione MedSea – Mediterranian sea and coast foundation, in collaborazione con Reset_UniCa, con il supporto di Special Car Group – partner principale dell’evento – e con il patrocinio del Comune di Cagliari. 

Il tema del cleanup di quest’anno è la salvaguardia della tartaruga marina comune che è la specie più diffusa nel Mediterraneo, la cui sopravvivenza è costantemente minacciata a causa dalle catture accidentali da parte dei pescatori, della distruzione dei siti riproduttivi e, altresì, per il diffondersi delle plastiche e microplastiche nell’ambiente marino. 

Infatti, come riportato dalla fondazione MedSea, nel mar Mediterraneo navigano, trasportate dalle correnti, oltre 23 mila tonnellate di rifiuti plastici. 

L’IMPATTO DELLE PLASTICHE E MICROPLASTICHE

Quali rischi corrono gli animali e l’ecosistema marino

Per capire la gravità della situazione e l’impatto che l’inquinamento ha sull’ecosistema marino basti pensare che da uno studio condotto dal WWF per dieci anni sulla tartaruga marina comune ha dimostrato che il 35% degli esemplari analizzati avevano inghiottito rifiuti di plastica fino a 150 frammenti ingeriti ad animale (per un approfondimento, clicca il link del sito del wwf: https://www.wwf.it/specie-e-habitat/specie/tartaruga-marina/). 

Infatti, le diverse dimensioni ed i colori che caratterizzano questo tipo di rifiuti possono attrarre le tartarughe marine (ma anche i pesci e pure i delfini) che spesso li ingoiano scambiandoli magari per altri animali come crostacei, molluschi e piccoli pesci. 

Ebbene, a seguito dell’ingestione dei rifiuti, gli animali riportano dei danni che talvolta sono irreparabili: i rifiuti più grandi finiscono per soffocare le tartarughe marine, i pesci ed i delfini e, quando si frammentano in particelle microscopiche, entrano nelle catene alimentari e arrivano fino all’uomo. 

L’inquinamento da plastiche e microplastiche rappresenta, dunque, una seria minaccia per l’intero ecosistema marino e per la nostra vita. 

Al riguardo, la Dott.ssa Elisa Mocci, responsabile della rete regionale della conservazione della fauna marina ferita e in difficoltà, a margine del cleanup ha fatto un interessante intervento nel quale ha confermato la gravità del fenomeno e ha precisato che in Sardegna si trovano degli importanti centri di primo soccorso per gli esemplari di tartaruga marina per i quali è sufficiente un rapido intervento che garantisce loro un immediato recupero; a queste strutture si affiancano dei centri di recupero che si occupano della lungodegenza degli animali che rimangono ricoverati anche per diversi anni e che, per questo motivo, necessitano del supporto di una struttura stabile veterinaria. 

L’importanza di questo tema è sottolineata anche dalle due donazioni che il partner dell’evento Special Car Group ha voluto devolvere per finanziare i progetti promossi da MedSea per la tutela delle tartarughe marine proprio nei centri di recupero dell’area marina protetta Capo Carbonara e della laguna di Nora. 

I DATI DI PULIAMO LA SELLA 2022

Grande partecipazione al cleanup

Puliamo la sella, dunque, è stato uno dei più importanti cleanup della stagione anche perché il tema scelto è riuscito a coinvolgere tantissimi volontari: secondo i dati di MedSea, all’iniziativa hanno partecipato diverse associazioni e quasi 200 volontari, tra i quali anche il team di ForJus. 

L’evento, partito dall’Anfiteatro di Marina Piccola, ha visto i partecipanti suddivisi in quattro gruppi impegnati nella pulizia “via terra” dei sentieri ai piedi della Sella del Diavolo e delle prime fermate della spiaggia del Poetto; e nella raccolta dei rifiuti “via mare” da parte di surfisti, snorkelisti, canoisti, apneisti. 

La partecipazione massiccia a questo evento ha consentito la raccolta di oltre una tonnellata di rifiuti, tra i quali, come ci si poteva aspettare, quelli plastici sono stati i più diffusi, anche se non sono mancati tantissimi mozziconi di sigaretta (spenti e abbandonati, per lo più, nelle aiuole e nelle fioriere di Marina Piccola), rifiuti ingombranti e pneumatici. 

La grande affluenza ad iniziative come questa dimostra che i cittadini sono sempre più sensibili al tema della tutela dell’ambiente e che si impegnano, con azioni concrete, per salvaguardare la città in cui vivono.